Il 17 maggio 2015, dopo la sconfitta casalinga 0-1 contro il Palermo, il Cagliari retrocede matematicamente in Serie B dopo aver disputato undici campionati consecutivi in Serie A. Al termine della stagione lasceranno i colori rossoblù il capitano Conti che lascerà il calcio giocato e il fantasista cagliaritano Cossu che passa all’Olbia. Il dato non include la partita di Coppa Italia contro il Torino, i cui spettatori non sono stati comunicati ufficialmente. Sono infine ricordati atleti giunti in Alessandria e considerati «bandiere» per la lunga militanza o per le felici esperienze vissute. Aveva un occhio per i giocatori con potenziale e ha firmato molte stelle per i Bears, tra cui Harold «Red» Grange, una delle prime superstar della NFL. Per tutto l’ultimo decennio del XX secolo, infine, vennero mantenute la maglia cinerina e i calzoncini neri; è per questo motivo che i giocatori dell’Alessandria, con il passare del tempo, sono stati sempre più spesso soprannominati erroneamente «i grigioneri».
La vittoria per 17-2 ottenuta nel primo turno della Coppa Italia 1926-1927 contro l’AC Bologna è la più larga affermazione nella competizione (assieme a Cento-Juventus 0-15 della stessa edizione e Cittadella-Potenza 15-0 del 2015), oltre a essere la gara nella quale si sono segnate più reti complessive. In alcuni paesi, come per esempio l’Inghilterra o la Scozia, vennero istituite anche altre coppe, le cosiddette «Coppe di Lega», i cui partecipanti sono esclusivamente club professionisti mentre in Sudamerica l’idea di coppa nazionale è spesso assente. Dal 2007 sono state utilizzate per lo più divise a tinta unita, mentre negli ultimi anni si è verificato un aumento degli accostamenti con il rosso. Questa teoria sarebbe convalidata, oltre che dalla similarità delle divise rilevabile dal confronto tra le immagini d’epoca, dalla presenza dello stemma di Torino su una maglia. Titolo non riconosciuto dalla non ancora nata FIF. Data l’unicità della maglia grigia nel panorama calcistico la seconda divisa risulta ben poco utilizzata dalla società; nella stagione 2007-2008, per esempio, non venne neppure presentata, e i calciatori disputarono tutte le gare in maglia grigia alternando, all’occorrenza, i pantaloncini grigi o neri.
Alla sua prima stagione, nel campionato di Lega Pro Seconda Divisione 2009-2010, la nuova squadra verdeblù chiude al quarto posto con sole cinque sconfitte. A oggi, il settore giovanile agonistico comprende la squadra partecipante al campionato nazionale Primavera 2, l’Under-17, l’Under-16 e l’Under-15. Lo sport nazionale sotto Mussolini. Roberto Gelato. Sport in lutto per Cornara «talent scout», da La Stampa di Alessandria e Provincia, 8 settembre 1996, p. Il calcio è uno degli sport più amati al mondo, e molti appassionati non vogliono perdere nemmeno un minuto delle partite della loro squadra del cuore. Da oltre ottant’anni il club disputa le sue partite interne presso lo Stadio Giuseppe Moccagatta di Spalto Rovereto. Nel 1974, in occasione del ritorno in Serie B della squadra, alcuni club e singoli tifosi che occupavano la curva Nord dello stadio Moccagatta scelsero di unirsi in unico gruppo, chiamato inizialmente «Supporters» e poi, ispirandosi alla tifoseria organizzata della Fiorentina, «Ultras». Per quanto riguarda il massimo campionato va ricordato che lo 0-10 subito dal Torino nel 1948 è la sconfitta più larga verificatasi in tutti i campionati a girone unico. La FIGC ha creato un sistema strutturato per la formazione degli allenatori. Lo stesso argomento in dettaglio: Campo degli Orti e Stadio Giuseppe Moccagatta.
Nel dopoguerra il vivaio, curato da Dadone e Cornara, lanciò Gianni Rivera, destinato a successi di caratura mondiale con la maglia del Milan, Gino Armano, Mario Fara, Carlo Tagnin ed Elio Vanara, ai quali sono stati dedicati specifici settori dello Stadio Moccagatta. Le singole voci sono elencate nella Categoria:Presidenti dell’U.S. Rapporti controversi si hanno anche con i tifosi del Casale: le gare tra grigi e nerostellati (i derby della Provincia di Alessandria, che si giocano da oltre novant’anni), sono tra le più appassionate in Piemonte. Il caratteristico stemma dell’Unione Sportiva fu disegnato dall’incisore Lorenzo Carrà nel 1920. È circolare o a volte riprodotto all’interno di scudi polacchi, prevalentemente grigio con una sezione bianca e crociata di rosso e con un monogramma riproducente le lettere intrecciate U, S e A. Quest’ultima, per forma, ricorda uno dei monumenti-simbolo di Alessandria, ovvero il settecentesco Arco di trionfo di piazza Giacomo Matteotti. Per parte degli anni ottanta, inoltre, lo stemma fu ingrandito e spostato al centro della maglia. Si vedano: Giovanni Tarantino, Lo stemma sul cuore. Si vedano: Carlin, L’araldica dei calci, da Guerin Sportivo, 10 ottobre 1928, p. L’idea fu del disegnatore «Carlin» Bergoglio, storico vignettista del Guerin Sportivo che, negli anni Venti creò mascotte (prevalentemente animali) per molte squadre di calcio italiane: optò per questa scelta facendo riferimento «al gioco pacato, ma scardinatore dell’undici grigio, un gioco che raggiungeva la punta massima proprio in quelle giornate di clima siberiale e su terreni pantanosi».