Il giocatore che ha segnato più gol con la maglia del Foggia, con 111 reti, è Cosimo Nocera, che è anche il miglior marcatore dei «satanelli» nei campionati, migliori siti maglie calcio con 102 gol di cui 7 su calcio di rigore. Tra i giocatori di rilievo italiani che hanno militato tra le file rossonere figurano Giuseppe Comei, il primo capitano, Roberto Fini, sia giocatore che allenatore, Renato Sarti, che mancò per poco la convocazione in nazionale, Attilio De Brita, Giuseppe Bortolotti e Cosimo Nocera, bandiera del Foggia degli anni sessanta e anni settanta, è il giocatore con più gol all’attivo con il Foggia e venne anche convocato in nazionale assieme a Romano Micelli. Il giocatore straniero con più presenze nel Foggia è Igor’ Kolyvanov, con 106 presenze. L’allenatore che è stato più a lungo in carica è Zdeněk Zeman con 239 presenze in panchina, rimasto alla guida della squadra per sette anni, di cui cinque consecutivi, dal 1989 al 1994, vincendo il campionato di Serie B e facendo promuovere il Foggia in massima serie, che diventò la sorpresa del torneo, venendo definito «il Foggia dei miracoli».
Il record di presenze nei campionati italiani con la maglia rossonera appartiene a Giovanni Pirazzini che, dal 1967 al 1979, scese in campo 374 volte. La Francia non andrà ai campionati di Rio, in Corriere Della Sera, 6 giugno 1950, p. Gli antichi campionati di Seconda Divisione delle stagioni 1922-1923 e 1924-1925 e Prima Divisione delle stagioni 1923-1924 e 1925-1926, cui partecipò il Foggia alle prime esperienze in ambito federale, furono organizzati dal Comitato Regionale Pugliese. Per il loro tifo colorato e passionale gli ultras foggiani sono conosciuti in tutta Italia, essi occupano sia la Curva Sud (Borgo Croci, Fedelissimi del Borgo, Facce Strane, La Banda, Ultras Sfunn), dedicata a Piero La Salandra, storico capo ultras morto nel 2002, sia la Curva Nord (Ultras 1980, Vecchio Regime, Candelaro, Indomabili 1990), nata nel 2004 dopo la scissione del 2001 di alcuni gruppi organizzati dallo storico gruppo Regime Rosso Nero, in seguito rinominata in onore di Franco Mancini, indimenticato portiere rossonero. Il 19 aprile 2012 la curva Nord dello stadio venne intitolata a Francesco Mancini, ex portiere dell’Unione Sportiva Foggia spentosi prematuramente il 30 marzo dello stesso anno.
Pino Zaccheria, che il 4 aprile 1941 perse la vita in combattimento sul fronte greco a Tirana. Nel 1932 venne costruita una tribuna in cemento di fronte alla tribuna in legno già esistente, per un costo di 400 000 lire, aumentando così la capienza in 4 000 spettatori. 1980 furono ricostruite le due curve, modificando nuovamente la capienza in 32 000 posti. La capienza venne ridotta a 25 000 spettatori nel 1989, quando vennero eliminati circa 7 000 posti. La capienza aumentò in 12 000 posti nel 1957, in occasione della fusione tra il Foggia e l’Incedit, e l’entrata dello stadio tornò viale Ofanto. Vennero effettuati molti cambiamenti allo stadio nel 1951, quando la tribuna scoperta venne aumentata di 25 m, aumentando la capienza in 10 000 spettatori ed il terreno di gioco venne drenato. Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Pino Zaccheria. I gruppi organizzati si riuniscono nella Curva Est e nella Curva Nord dello Stadio Libero Liberati.
La cittadina è servita dall’omonima stazione ferroviaria posta sulla linea Lecce-Otranto delle Ferrovie del Sud Est. Talvolta sulla superficie di queste o di altre rocce sono presenti delle «coppelle» artificiali, cioè scavature utilizzate nei riti primitivi di epoca celtica e preceltica. Breve anche il percorso in Coppa Italia dell’Empoli, subito eliminato nei trentaduesimi del torneo dalla Spal, che si è imposta (1-2) dopo i tempi supplementari. Al 2019 il Foggia occupa il 39º posto nella tradizione sportiva in Italia e il 40º posto nella classifica perpetua della Serie A con 312 punti complessivi. Il Circolo Tennis Maglie, fondato nel 1962, milita nel campionato nazionale di serie A1 maschile e, con la seconda squadra, nel campionato nazionale di serie A2 maschile. L’unico soprannome riconosciuto e utilizzato per la nazionale di calcio dell’Italia è «gli Azzurri», chiaramente riferito al colore della squadra, appellativo peraltro di tutte le rappresentative sportive italiane. In vantaggio fino al 90′, la squadra di Dino Zoff pareva in procinto di condurre in porto il successo, ma i francesi pareggiarono all’ultimo istante dei tempi regolamentari: demoralizzati dalla rete subita in extremis, gli Azzurri furono sconfitti ai supplementari dalla regola del golden goal.
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