Colori maglia bononia calcio

• Infine, abbiamo due felpe da calcio del Siviglia degli anni ’50 e ’70 per completare la tua collezione di prodotti vintage dei Rojiblancos. • La maglia di Maradona al Siviglia, ma anche quella del Cholo Simeone. • La maglia del Siviglia degli anni 80: quadra guidata dal mitico Pintinho con la sua arte in campo, con Buyo tra i pali e Francisco da grande centrocampista locale. Durante i primi anni del XX secolo, le maglie di questa squadra sarebbero state abbastanza simili, essendo inizialmente una maglia con circa 15 righe, questo numero sarebbe ridotto nei modelli successivi a 8, che faciliterebbe l’identificazione e la separazione dei colori. Nel 2018 vengono eliminati dalla squadra francese. In questi decenni anche la divisa da trasferta è stata abbastanza omogenea, essendo interamente bianca, con variazioni nel disegno del colletto, ma nulla di significativo. L’anno successivo questi colori sarebbero stati invertiti, il Milan giocava in trasferta con una divisa totalmente rossa, con una striscia nera orizzontale sulla parte superiore del petto. Nel 1932, questa striscia divenne verticale, mentre nel 1943, la divisa da trasferta divenne totalmente nera, sia la parte superiore che quella inferiore, con una striscia rossa orizzontale sul petto.

A quel tempo, il Milan era caratterizzato dall’avere solo giocatori italiani nelle sue fila, motivo per cui nel 1908 i membri del club decisero di separarsi e fondare quello che sarebbe stato il loro club rivale, l’Internazionale. L’altro evento significativo che ha segnato questo decennio è stato l’arrivo di Silvio Berlusconi, che ha acquistato il Club nel 1986, e con lui ha portato Arrigo Sacchi come allenatore e il trio di olandesi, Ruud Gullit, Marco Van Basten e Frank Rijkaard, che insieme con gli italiani Paolo Maldini, Franco Baresi, Alessandro Costacurta e Roberto Donadoni vinceranno nuovamente il campionato locale nel 1988 e la Champions League nel 1989 e nel 1990 rispettivamente contro Steua de Bucharest e Benfica, ottenendo così il soprannome di «immortali» dai giornali sportivi italiani. Per la seconda divisa di questo decennio viene usata una maglia essenzialmente bianca, generalmente con disegni in rosso e nero: bande verticali (più o meno centrali), orizzontali o diagonali, motivi sulle spalle o sulle maniche, maglie da calcio vintage tutte bianche con colletto polo o scollo a V nei colori rosso e nero. Come nel caso della Juventus, Kilpin si è ispirato al modello inglese: un cappellino a strisce rosse e nere, e una maglia degli stessi colori con lo stemma della città: una croce rossa su sfondo bianco.

In quell’epoca ci fu anche una modifica sostanziale nel secondo kit, iniziò ad essere utilizzato dal 1910 ed era principalmente bianco fino al 1930, quando aveva una striscia orizzontale nera e rossa. Successivamente e dal 1946 la divisa da trasferta tornerà ad essere prevalentemente bianca, con una striscia verticale rosso-nera nella stagione 46/47 e negli anni successivi tornerà ad essere tutta bianca. Con l’arrivo degli anni ’50 si vedranno nuovi cambiamenti, non solo nella divisa ma nei campionati nazionali, visto che è in quest’epoca che il club meneghino tornerà a vincere il campionato. Con il Thyrus sul petto, la squadra ricomincia dalla Prima Divisione, col nome di Terni Foot Ball Club e soprattutto col ritorno alle magliette rossoverdi; si mettono a segno «colpi di mercato», e sembra l’inizio di una stagione sfolgorante, invece a metà del suo svolgimento il consiglio direttivo si dimette. Negli anni ’80 siamo entrati nell’era moderna delle magliette.

Negli anni ’60 e ’70, vedrebbero nuovamente cambiamenti significativi in quanto le linee sono più strette, il materiale è una lana stretta con uno stemma o “coccarda” cucito sul petto, in base alle vittorie degli anni precedenti. Troviamo le prime modifiche sostanziali negli anni ’40: le strisce si allargano, il collo diventa a V. Infatti, nel 1941 le strisce sono poche e molto larghe, raggiungendo il loro massimo tra il 1941 e il 1943, dove si potevano notare appena 3 strisce nere e 2 rosse. Nel periodo della seconda guerra mondiale, per sottrarsi al rischio dei bombardamenti, le redazioni e la sede vengono trasferite ad Arona, sul Lago Maggiore, a pochi chilometri dalla villa di Meina dove abitava Arnoldo. È in questo periodo che nasce la tradizione della «maglia da finale da Champions» del Milan. Nel nostro store puoi trovare la maglia storica del Milan utilizzata nella mitica finale di Coppa Campioni del 1963 vinta contro il Benfica. Anche se Lionel Messi sta giocando bene durante i Mondiali del 2006 e del 2010, non è sufficiente portare l’Argentina oltre i quarti di finale.


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