La nazionale argentina non si qualifica nemmeno per i Mondiali del 1970 in Messico, l’unica volta nella sua storia e uno degli eventi più umilianti per il calcio argentino. L’unica materia che noi italiani abbiamo divulgato, è stata il catenaccio. L’Uruguay rifiuta di partecipare, mentre Cile e Perù si ritirano, quindi Argentina e Brasile si qualificano senza nemmeno giocare. Kempes ha anche rivelato che la squadra argentina ha dovuto giocare per raccogliere fondi per il cibo perché l’AFA si era dimenticata di loro! Anche un fallo è un errore (se non voluto ovviamente). Dalla punizione conseguente inizia un’altra partita che ha come grande inaspettato protagonista Carlo Cornacchia, centrocampista ventisettenne, nativo di Altamura, tanta gavetta e poi due belle stagioni a Cagliari, con la promozione in A nel 1989/90 e la salvezza l’anno dopo, impreziosita anche da quattro gol. Mancati successi in diversi Mondiali: la nazionale di calcio argentina non ha partecipato ai Mondiali del 1938 in Francia, ai Mondiali del 1950 in Brasile o alla Svizzera del 1954, a causa di disaccordi con la FIFA e la Federazione calcistica brasiliana negli anni 1938 e 1950, e per una decisione politica nel 1954. In ogni caso, furono vittoriosi nella Coppa America nel 1937, 1941, 1945, 1946, 1947, 1955 e 1957. L’allenatore che ha il merito dei successi nel continente americano è il suo ex capocannoniere, Guillermo Stabile.
Dopo che Brasile e Argentina saranno entrambi secondi nella fase a gironi dei rispettivi gruppi, rientrano nello stesso gruppo successivo. Avanzano al secondo turno, ma le sconfitte contro Brasile e Olanda e un pareggio contro la Germania orientale li eliminano. Tuttavia, nel 1958 per i Mondiali svedesi, Maschio, Angellilo e Sivori non furono selezionati da Stabile e, nonostante una vittoria contro l’Irlanda del Nord, le sconfitte contro la Germania federale e la Cecoslovacchia (con un punteggio di 6-1) portano all’eliminazione dell’Albiceleste. Per la partita contro la Germania, dato che i teutonici vestivano una maglia bianca, gli argentini dovettero ripiegare sulle magliette gialle di una squadra locale, l’IKF Malmö. Il pattern dinamico presente sulle maniche delle nuove casacche prodotte da Nike Football si sposa perfettamente con il significato di passione, lealtà e continua evoluzione del club spagnolo dando così vita ad uno dei kit più originali della nuova stagione. Anche altri top club europei hanno lanciato nuove divise a stagione in corso. Fra tutti i linguaggi che si parlano in un Paese, anche i più gergali e ostici, c’è un terreno comune: che è la “cultura” di quel Paese: la sua attualità storica. Questa fama mondiale si consolidò grazie anche alle gare e ai piloti che ottennero successi rilevanti.
Intanto, a Brandeburgo la produzione della gamma Blitz evolse e nel mese di agosto del 1940 cominciarono ad essere assemblati i primi camion a trazione integrale, per permettere alle truppe di spostarsi anche attraverso terreni accidentati. Notevole anche la divisa di cortesia con un blu notte minimo con dettagli bianchi mai eguagliato davvero. Anche lo stemma ha avuto notevoli cambiamenti, inizialmente era un cerchio bordato nero e blu che richiamava i colori della notte e le lettere FCIM dorate ideata dal pittore futurista Muggiani. Questa maglia Inter vintage è semplice ed elegante con colletto nero e rifiniture azzurre e bianche; tessuto sintetico e strisce neroazzurre larghe impreziosite dalla presenza della denominazione FC Internazionale all’interno delle righe nere. I colori della maglia dell’Inter sono un omaggio alla notte in cui venne fondata la società ma soprattutto un modo per contrapporsi al Milan: «Nero come la notte, blu come il cielo notturno». Questo torneo è stato alquanto controverso e le prestazioni della squadra di calcio sono state in qualche modo offuscate da altre circostanze. Il biscione è poi stato modificato negli anni fino all’80 quando lo stemma diventa uno scudo con due strisce nerazzurre trasversali e il serpente con un collarino con i colori societari.
Solo agli inizi anni’90 viene del tutto abbandonato il biscione per arrivare allo stemma come lo conosciamo noi oggi. Due parole che abbracciano il rito, la tradizione e la circostanza: Thomas Di Bendetto è la figura di rappresentanza della cordata scelta da Unicredit per rilevare il pacchetto di maggioranza della Roma, siti maglie calcio una trattativa portata avanti durante tutto l’inverno del 2011 e destinata a cambiare definitivamente il volto della società. In tutto ciò, dato che l’arbitro non parlava una parola di spagnolo, Rattin non si sentí espulso. Fu una partita molto accesa, con gli argentini che accusarono l’arbitro di favoritismi nei confronti della squadra inglese. Risulta essere un’incidente molto importante nella storia del calcio, perché l’invenzione dei cartellini gialli e rossi deriva proprio da questa incapacità di comunicazione tra Rattin e l’arbitro. E allora pazienza, si vede che a pelle non ci siamo proprio trovati. Il DS Cosenza è primo nel Campionato di Terza Divisione 1927-1928, ma la mancata organizzazione al sud, da parte della FIGC, del campionato di Seconda Divisione del 1928-1929, ne impedisce la promozione. Non rimane nulla di questi interventi, poiché – con l’eccezione di alcuni dettagli architettonici cinquecenteschi ancora visibili nel cortile principale – l’odierno palazzo denota un aspetto pienamente sei-settecentesco.
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