Arancia Meccanica fu un film meraviglioso di Kubrick ma anche un capolavoro sul campo da calcio. Da ricordare l’esodo dei cinquemila ternani a Cesena e degli ottomila a Montevarchi per giocare in campo neutro a seguito della squalifica per il lancio di un oggetto che colpì il medico del Brescia, e di nuovo, il ferimento dell’allenatore dell’Andria colpito da un bullone lanciato dall curva che provocò strascichi che fecero temere per la salvezza stessa. Memorabile è la vittoria per 1-0 contro la Juventus, sul campo neutro di Casale Monferrato. Monza-Matelica 1-0. I biancorossi avanzano in Tim Cup. All’inizio degli anni 1940 arrivano in maglia bianca Costanzo e Costa, due giocatori destinati a rimanere nella storia della società. Il Fabriano cambia denominazione in Società Sportiva Matelica. I diritti d’uso sul nome e il simbolo del Matelica passano al Gruppo Sportivo Corrado Fabiani Matelica Associazione Sportiva Dilettantistica, che diviene Società Sportiva Matelica Calcio 1921 Associazione Sportiva Dilettantistica.
La composizione del gruppo abbraccia un’età che va dai 10-11 ai 16 anni, coinvolgendo quindi l’intero arco dell’adolescenza. Secondo l’articolo 1 del suddetto Decreto si prevede l’istituzione del comune di Carbonia con capoluogo nel villaggio minerario in località monte Fossone, la cui circoscrizione comprende l’intero territorio del comune di Serbariu (che fu soppresso), nonché alcune parti dei territori dei comuni di Gonnesa e di Iglesias. A questo torneo seguono cessioni illustri e nel 1938-1939 arriva una nuova relegazione in Serie C. Di nuovo lo Spezia, fresco di retrocessione, riesce a vincere il campionato piazzandosi davanti al Forlì ma per accedere alla Serie B è necessario superare anche le vincitrici degli altri gironi della Serie C, ovvero Reggiana, Savona e Taranto. Nel suo albo d’oro lo Spezia può vantare un titolo nazionale, grazie alla vittoria del campionato di guerra 1944 conseguita dai VV.FF. Lo Spezia disputa campionati discreti ma non da vertice fino alla stagione 1932-1933 in cui riesce a classificarsi al quarto posto alle spalle di Livorno, Brescia e Modena, delle quali solo le prime due vengono promosse. Proprio negli anni quaranta l’Alessandria fu protagonista di un episodio curioso quando, prima di una partita contro il Venezia, l’arbitro ordinò a una delle due squadre di cambiare divisa, poiché, a suo parere, la maglia grigia non si distingueva da quella nera degli avversari.
Molti dei successi spezzini conseguiti negli anni seguenti arriveranno grazie al rivoluzionario schema di gioco proposto da Barbieri, il «mezzo-sistema» (che prevedeva l’introduzione del «libero»): l’allenatore lo aveva imparato quando era stato vice dell’inglese Garbutt negli anni del Genoa. Anche l’anno successivo gli spezzini si salvano allo spareggio: avendo terminato il proprio girone al penultimo posto, sono costretti ad affrontare un girone salvezza/promozione composto da quattro squadre, cioè le penultime dei due gironi di Prima Divisione e due squadre di Seconda Divisione, con in palio due posti per la massima serie dell’anno successivo; lo Spezia riesce a chiudere tra i primi due posti, riuscendo quindi a salvarsi. Qualificatasi al campionato del mondo 2010, ai gironi la squadra vince due partite su tre, approdando agli ottavi di finale, dove viene eliminata ai rigori. La città ha anche sei palestre e una sala polivalente, oltre a tre piscine, di cui due al coperto, e 30 campi da tennis (interni ed esterni). Primo presidente viene eletto Francesco Corio, fra i consiglieri risulta esservi anche Alberto Picco di Ulrico, capitano e primo marcatore della storia aquilotta, caduto eroicamente durante la prima guerra mondiale. Trastevere: sotto la guida del presidente Alfredo Ventura conquisterà ottimi risultati: dopo il secondo posto del 1969 e il quarto del 1970, il Trastevere è ancora secondo nel 1971 e 1972, mentre nel 1973 vince il campionato di Seconda Categoria.
Nella stagione 2022-23, il Trastevere viene inserito nel Girone B della Serie C1. 2º nel girone finale. La stessa cosa avviene nel campionato di Prima Divisione 1928-1929, quando gli aquilotti inseriti nel girone A conquistano il diritto a partecipare alla costituenda Serie B; al termine di quella stagione lo Spezia batte in finale il Parma e conquista il titolo di campione italiano di Prima Divisione. Quarti di finale di Coppa Italia Dilettanti Marche. Secondo turno di Coppa Marche. 2013-14 – 3º nel girone A di Serie D. Eliminato al terzo turno dei play off dal Matelica. Dopo la prima guerra mondiale, nel 1919 lo Spezia si iscrive per la prima volta al campionato regolare organizzato dalla Federazione e nella stagione 1919-1920 vince il girone ligure del Campionato di Promozione, accedendo così alla Prima Categoria. Il voto contrario delle piccole squadre, maggioritarie nel Consiglio direttivo della Federcalcio, comportò la fuga delle grandi società, che fondarono la Confederazione Calcistica Italiana e organizzarono un proprio campionato privato in contrapposizione a quello federale.